Siamo vicinissimi a Natale e la Lazio regala ai tifosi un poker all’Olimpico riabbracciando la vittoria che mancava bensì dal 22 ottobre.

 “Perfect day” ma soprattutto per i suoi protagonisti: Immobile interrompe il digiuno, timbra il cartellino anche il capitano, Lukaku finalmente va a rete e Pipe Anderson si laurea ancora una volta come “quello che fa la differenza”.

CHIEDETEMI SE SONO FELIPE

Prima di continuare a raccontare la prova della Lazio, non ci si può non soffermare sullo show del brasiliano, concentrato in appena 10 minuti. 

Entra in campo alla fine, ma non ce n’è per nessuno: in due partite ha collezionato ben due reti e l’assist gioiello che ha mandato Lulic facilmente a segno. Assist quasi più bello del gol stesso. Felipe is back e lancio anche l’ Hashtag: #chiedetemisesonoFelipe. 

Adesso è tempo di rivederlo dal primo minuto, come dice Inzaghi stesso, con il nostro Anderson la Lazio è più forte.

Ricordo che in 9 minuti gli è riuscito un assist e la firma personale, precisamente 86′ e 89′. Ma di che stiamo parlando? La prima maglia è sempre sua! 

L’ENTRATA DI LULIC E LEIVA

Uno stadio meraviglioso, colorato di bandiere al vento nonostante l’orario forse un po’ scomodo solito dei lunch match.

Un primo tempo però a tratti soporifero con un Crotone che, tirando fuori il carattere, non lasciava respirare i biancocelesti e tentava continuamente ogni sorta di arrembaggio, finito fortunatamente tra i guantoni di Strakosha.

Durante la ripresa però, la resistenza calabrese e Luis Alberto trova la giocata, imbecca Ciro che, sul filo del fuorigioco, indossa le vesti da assistman servendo Lukaku ed è il primo piccolo festeggiamento biancoceleste, l’Olimpico esplode.

Anche Thomas però può sbagliare e fa rischiare un infarto a tutti gli spettatori. In campo adesso serve carattere e geometria così, per proteggere il vantaggio e cercare di vincere con più di una sola risicata lunghezza, mister Inzaghi decide di calare sul tavolo due carte: Leiva e Lulic.

La mossa si rivela vincente e la Lazio inizia ad accendersi come un albero di Natale tutto biancazzurro. 

Una vittoria che i nostri ed il mister possono godersi sì, ma solo a metà. Il calendario è infausto e lascia giusto il tempo per una piccola esultanza. Il 26 ci sarà la Fiorentina, crocevia per il proseguimento in Coppa Italia. Il 30 dicembre il gioco sarà solo per i duri: ed ecco la sfida di San Siro.

Toccherà ad Inzaghi meditare, rimaneggiare la sua creatura perché quella di oggi torni ad essere una regola e non l’eccezione! 

 

 

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